Capitolo 32 - Francies
Milioni di volte avevo immaginato di udire quelle due semplici parole rivolte a me,ma mai avrei pensato di sentirmi così come mi sentivo ora.
Il tempo improvvisamente si era fermato…e con esso anche il mio cuore che, colto da stupore… non trovava più ragione per palpitare dentro di me.
Mi ero persa nelle profondità dei suoi occhi…e tutto intorno a me improvvisamente parve avere un senso.
Avevo inseguito per tutta la vita il mio ideale di amore, ma la realtà superava di gran lunga la mia fantasia e mi ero resa conto che niente al mondo era paragonabile ad una emozione così intensa e appagante…niente…e mi lasciai travolgere senza più difendermi…finalmente sicura di ciò che desideravo.
Mi raccolsi tra le sue braccia assaporando quella pace che il profumo della sua pelle sapeva donarmi, lasciandomi cullare dalla sua voce calda e dolcissima che vibrava sul suo petto…e dentro di me.
- Lo sai…credo di non essermi mai sentita così bene in vita mia. -
Era la verità…e me ne resi conto non appena udii le mie stesse parole uscirmi di bocca.
Era la verità…e me ne resi conto non appena udii le mie stesse parole uscirmi di bocca.
- Nemmeno io se devo essere sincero…e un po’ mi fa paura lo ammetto. Mi sento come se avessi aperto gli occhi in questo istante e guardandomi intorno riuscissi improvvisamente a scorgere cose che prima non potevo vedere….è tutto….così…bello. - La sua risatina somigliò più ad un sospiro…
- E’ incredibile. - Aggiunse..
- Bello è il modo in cui l’hai detto…starei ad ascoltarti per ore…Sai che hai una bella voce? -
- Davvero? Strano, la mia insegnante di recitazione al liceo mi diceva sempre che sembravo una checca. -
- Potresti fare l’attore,davvero…ne conosco uno bravo, se vuoi te lo presento. –
Stavamo sorridendo tenendoci stretti, quando il cellulare di Robert diede segno di aver ricevuto un messaggio.
Allungò la mano sul comodino e lo raccolse premendo il pulsante di lettura.
< TI PUNIRO’ SE OSERAI ARRIVARE IN RITARDO. > Lesse ad alta voce.
- Lizzy.Accidenti sono le sei e mezza passate, dobbiamo prepararci o mia sorella mi ucciderà e credimi…lo farà. -
- Non ce la farò mai, mi devo anche truccare, maledetto orologio. –
…e presi dalla fretta ci catapultammo giù dal letto raggiungendo insieme gli abiti ancora impacchettati nel salone.
…e presi dalla fretta ci catapultammo giù dal letto raggiungendo insieme gli abiti ancora impacchettati nel salone.
Non perdevamo occasione per sfiorarci e per baciarci…muovendoci veloci per la stanza, mentre le nostre “mise” per la serata prendevano forma e tra una risata e l’altra in meno di dieci minuti eravamo pronti per “andare in scena”…o quasi.
- Pensi davvero di metterti quel cravattino da notte degli Oscar? - Esclamai ironica mettendomi il rossetto davanti allo specchio.
- Non lo so…dici che sia troppo? -
Mi guardava con aria interrogativa…e al tempo stesso perso, mentre scorreva ogni curva del mio corpo modellato sotto la sottile stoffa pregiata del mio abito da sera.
Mi guardava con aria interrogativa…e al tempo stesso perso, mentre scorreva ogni curva del mio corpo modellato sotto la sottile stoffa pregiata del mio abito da sera.
- Camicia aperta…capello ribelle…mani in tasca. Perdonami, ritiro tutto, saresti una tentazione troppo forte per chiunque, uomini compresi. - Completai l’opera con un filo di mascara.
- ah ah…Tu sei completamente pazza. -
Si avvicinò fino a sfiorarmi e all’orecchio sussurrò
- …ed è per questo che ti adoro…-
Mi voltai per baciarlo, ma mi fermò col dito.
Si avvicinò fino a sfiorarmi e all’orecchio sussurrò
- …ed è per questo che ti adoro…-
Mi voltai per baciarlo, ma mi fermò col dito.
- Ti rovinerai il trucco… - Mi disse sottovoce.
- Indelebile…- E lo baciai dolcemente, sentendomi a casa.
Ci staccammo entrambi col sorriso sulle labbra, pronti per affrontare la serata.
Mi prese la mano e sollevando il braccio mi fece roteare su me stessa sollevando la lunga gonna che si riavvolse intorno a me nel momento in cui mi fermai.
- Sei uno schianto Francies Cullen, peccato però che non indossi nessuno dei tuoi bellissimi gioielli. -
Sembrava un rimprovero più che un’affermazione.
Sembrava un rimprovero più che un’affermazione.
- L’unica cosa che ho portato con me sono questi brillanti che porto all’orecchio, non ho altro mi dispiace. -
Alzai le spalle, senza in realtà preoccuparmi più di tanto.
Alzai le spalle, senza in realtà preoccuparmi più di tanto.
- Ah….ma c’è una cosa che vorrei tanto tenessi sempre con te, chiudi gli occhi. –
Ubbidii emozionandomi, ero sorpresa.
Sentivo le sue dita accarezzarmi la mano e baciarne il palmo prima di appoggiarvi un oggetto freddo al tatto, richiudendo le mie dita su di esso con le sue.
La sua voce tremava appena quando mi disse…
- Ora riaprili. –
Guardai lui, colmo di aspettative.
Abbandonò ogni riserva e lasciò che le parole scorressero, senza porvi alcun freno.
- Francies…può sembrarti assurdo, ma incontrare te mi ha cambiato la vita. Non riesco nemmeno a ricordare com’ero prima…e non credo di voler tornare ad essere quello che ero. Hai portato il Sole ed ora ogni cosa intorno a me è differente...più bella…più vera. Non so cosa tu mi abbia fatto, ma ti prego, non smettere di farlo. –
Mi permise di aprire la mano e di scoprire cosa nascondeva…lo riconobbi subito.
- Metto il mio cuore nelle tue mani amore mio…e quando sentirò quella melodia che cela al suo interno…saprò che il mio angelo mi è accanto…saprò che tu sei con me…e potrò stare tranquillo. –
Raccolsi il cuore tra le dita ed emise subito quel titntinnio che adoravo…
la voce degli angeli…
mi aiutò ad indossarlo lasciando scorrere le dita sulle mie spalle nude….ero al settimo cielo.
- Sei un tesoro...- Riuscii a pronunciare appena.
Allungai la mano e raccolsi una rosa bianca che svettava tra le altre nella composizione sopra al tavolo.
Ne respirai il profumo intenso e la avvicinai al suo viso.
- Lo senti com’è profumata?- Un lieve cenno di assenso e continuai…
- Non è bella quanto una rosa rosso scarlatto, ma a renderla speciale è questo aroma intenso…irresistibile…che la distingue da tutte le altre. Senza di te io sono come questa Rosa senza il suo profumo, sei tu che rendi tutto speciale. -
Mi chinai per fare un passo verso di lui e il movimento fu sufficiente a liberare quel dolce suono e sorridemmo insieme.
- Essenza e sostanza….l’una senza l’altra…non sono niente…Ti amo davvero tanto angelo mio. -
Il momento fu rotto dal rumore della mano che bussò alla porta.
- Grazie Phill, siamo subito da te. - Disse Robert a voce alta e il rumore si placò.
- Svelta tesoro, facciamoci coraggio e andiamo in scena. –
Raccolse il soprabito e la sciarpa bianca, mentre io mi avvolgevo nella stola dello stesso tessuto dell’abito a proteggermi dall’umidità della notte.
Ci avviammo alla porta quando ricordai il regalo per Lizzy, realizzando di non averlo nemmeno scelto.
- Mio Dio il regalo…- e tornando indietro vidi le tre scatole già impacchettate.
Non c’era più tempo e ne afferrai una a caso mettendola in mano all’autista che ci avrebbe scortati fino all’uscita..
Stavo richiudendo l’uscio alla mie spalle quando il telefono ricominciò a squillare in camera…mi fermai un istante…
- Non c’è tempo Francies….andiamo. - Mi fece eco Robert già fermo all’ascensore…
e col dubbio di chi fosse all’altro capo, chiusi la porta e lo raggiunsi……..
3 commenti:
Che emozione!!!!!! Bellissimo e robert e' adorabile........ Ma ora chi avra' chiamato???
bellissimo!!!mi sarebbe piaciuta una storia d'amore cosi....aaaaah! ke vuoi farci?? ...già ki sarà al telefono?? speriamo bene.
Bellissima l'immagine del suo cuore nelle tue mani... romanticissima Cic
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