venerdì 11 marzo 2011

capitolo 4

Capitolo 4 – Robert




Macinavo i chilometri che mi dividevano da casa tormentandomi tra una sigaretta e l‘altra.
 “ Ma che cosa sto facendo” pensai tra me “ Questa ragazza splendida piomba nella mia vita facendomi sentire bene come non mi capitava da tempo… ed io la tratto in questo modo?” Non potevo credere di essere stato davvero tanto idiota da parlarle con quel tono arrogante.
Avevamo trascorso insieme poco più di ventiquattro ore e nonostante questo sentivo che tra noi era nata una sincera amicizia, una sorta di innata complicità che ci accomunava e dava la sensazione che fossimo conoscenti di vecchia data. Dal primo momento che l’aveva vista lì, ferma sulla soglia della camera, ero rimasto affascinato dalla sua bellezza mediterranea e da quei profondi occhi neri, così puliti e limpidi e mi era venuta subito la voglia di rifugiarmi tra le sue braccia per dimenticare le paranoie che mi stavano assillando.
 Ed era successo…avevo dimenticato tutto, grazie a lei.
 Mi girai dalla sua parte per vedere se stesse ancora dormendo…era lì… raggomitolata sul sedile troppo stretto, coperta solo dal suo inseparabile maglione blu…era bellissima.
 Ogni volta che mi soffermavo a guardarla rimanevo sorpreso dell’effetto che aveva su di me,  mi sorgeva spontaneo il sorriso e mi sentivo bene…senza che dicesse o facesse niente di speciale.
Mi era capitato molte volte di incontrare ragazze bellissime disposte a tutto pur di entrare nel mio letto, ma nessuna di loro mi aveva regalato tutte quelle emozioni…mai.
La sua semplicità e la sua dolcezza mi avevano conquistato.
Feci ruotare la manovella del finestrino e lo abbassai di poco per gettare il mozzicone di sigaretta e lo richiusi per evitare che l’aria fredda della notte le arrivasse contro, rischiando di svegliarla.
Avevamo dormito poco effettivamente la notte precedente e la stanchezza mista a qualche bicchiere in più di vino, aveva avuto la meglio su di lei, facendola crollare in un sonno profondo. Teneva ancora stretto nella mano il fazzoletto zuppo di pianto e i capelli le ricadevano sul viso coprendolo per metà. Sapevo che avrei potuto svegliarla, ma non resistetti alla tentazione di accarezzarla per far scivolare quella ciocca di lato e allungai la mano sfiorandola appena. Si mosse, leggermente infastidita, biascicando parole senza senso, poi si sistemò meglio…e continuò a sognare.
 Chissà cosa stava vedendo nella sua fantasia…chissà se ne facevo parte anch’io oppure no.
Sperarlo era osare troppo? Pensai di potermelo concedere…almeno quello!
Tornai con lo sguardo alla strada constatando ancora una volta di avere stampato in faccia il solito sorriso beato che il solo guardarla mi suscitava…ma che cosa aveva di così diverso dalle altre?  Non riuscii a darmi una risposta.
Edward… mi aveva chiamato“ Sapevo che purtroppo quel personaggio Romantico ed affascinante era entrato nel cuore di molte donne e il grande successo dei libri e dei film della Saga mi avrebbero accompagnato per il resto della vita…ma io non ero così…e non mi andava nemmeno di esserlo….e non vedevo perchè non riuscissero a comprenderlo anche tutte le fans che avevo nel mondo.
Pensai che un qualsiasi altro attore della mia età e con una storia artistica così breve alle spalle dovesse sognare di essere al mio posto, ma per me non era così. Avrei dovuto immaginare che avere successo avrebbe comportato dei cambiamenti nella mia vita, ma era accaduto così in fretta che la cosa mi aveva colto impreparato.
Guardai l’ora sul cruscotto…prima di svoltare per il sentiero un po’ nascosto che ci avrebbe condotti alla casa sulla spiaggia. Ancora non la sentivo proprio mia perchè l’avevo acquistata da poco, ma all’interno avevo portato alcune cose a cui ero legato e che ritrovare ogni volta al mio arrivo mi aiutava nell’intento. Rallentai puntando il telecomando verso l’apertura automatica del cancello e del grande garage nel quale mi infilai prima che qualcuno mi notasse. Mi ero abituato all’assalto dei paparazzi a tutte le ore del giorno e della notte e non volevo che Francies ne rimanesse vittima senza esserne consapevole. Spensi il motore e scesi cercando di non fare troppo rumore e andai da lei per vedere di riuscire a portarla in casa senza svegliarla. La raccolsi delicatamente fra le braccia appoggiandola al petto e senza fretta mi diressi nel grande salone che trovai inondato di luce soffusa e col camino scoppiettante, come avevo chiesto di fare alla governante. La deposi sull’enorme divano bianco ad angolo, coprendola con un caldo plaid che tenevo sempre lì accanto per le serate più fredde e mi sedetti accanto a lei …a guardarla.
Non c’era niente in quel viso che non mi fosse familiare, quasi l’avessi sempre avuta davanti agli occhi e ne conoscessi ogni piccola imperfezione …era incredibile e molto strano, ma mi piaceva. Si girò di lato sistemandosi su un fianco e appoggiando il viso sul palmo della mano aperta.
- Rob…dove sei. - disse nel sonno, appena udibile - Ti prego, non andartene. - e si agitò nel sonno per un momento, per poi tornare a riposare tranquilla.
Avevo sperato di entrare nei suoi sogni ed il mio desiderio era stato esaudito…cosa avrei potuto desiderare di più, forse essere un altro uomo? Ma lei desiderava me e fui felice finalmente di essere quello che ero e che sarei sempre stato per lei.
Le dovevo più di quel che ero disposto ad ammettere e desideravo farmi perdonare….
Lasciai che riposasse tranquilla riscaldata dal tepore del fuoco che ardeva nel camino e mi spostai in veranda. Accesi una sigaretta e mi sedetti sui primi gradini che portavano alla spiaggia, avvolgendomi sulla coperta di pile che avevo portato con me.
Le nuvole si erano diradate e un tappeto di stelle brillava in cielo rallegrando la notte e illuminando il mare che mai come quella sera sembrava volesse parlarmi…evocando in me il dolce suono delle nostre risate …i momenti più intensi passati insieme….e per la prima volta dopo molto tempo non mi sentii solo...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

bellissimo...
(manu)

letizia ha detto...

non me ne volere se non posto commenti, ma devo leggere e basta!! Troppo bello...