Capitolo 26 – Robert
La scelta dell’abito era stata fatta e le scarpe furono cosa facile…a parte una doccia e un po’ di gel per me non vi era altro da fare.
Francies mi aveva fatto avere un messaggio nel quale vi era scritto che era stata ”rapita” da una certa Chantal e che per almeno un’altra ora sarebbe stata introvabile.
Sorrisi osservando la calligrafia elaborata del biglietto e la firma degna di uno scrivano del ‘500.
Quante cose non conoscevo di lei…e che immenso desiderio avevo di scoprirle una ad una.
Raggiunsi Melanie per saldare i conti e la trovai seduta nel suo camerino…intenta a sistemare le sue carte.
- Vedo che è molto impegnata Melanie…non volevo disturbarla, sono qui solo per ringraziarla di cuore per la sua gentilezza e la sua disponibilità. –
Lei alzò gli occhi e sorrise, stringendo nella mano il ciondolo che pendeva da un sottile filo di diamanti neri che prima di quel momento non avevo notato.
- Siediti Robert…solo un momento. –
Il tono gentile mi convinse ad obbedire e occupai la poltroncina imbottita color pesca che si trovava proprio accanto alla sua.
Lei si girò di poco per potermi guardare meglio e dopo un breve istante di esitazione…mi parlò.
- Sono anni che faccio questo mestiere ed è la prima volta che incontro due anime come le vostre…intendo la tua e quella di Francies Ora…Tu penserai che io sia una sciocca a dirti quello che ti sto per dire…e forse lo sono, ma non posso fare a meno di provare a spiegarti il motivo che mi spinge a farlo. –
Fece una pausa, rimanendo immobile ad osservare un punto infinito davanti a sé.
Non osai interromperla, curioso di scoprire di cosa si trattasse.
- Molti anni fa…e per quanto possa sembrarti incredibile sono stata giovane anch’io…conobbi un giovane artista che in quegli anni dipingeva come un Dio e che non so per quale strana sorte aveva deciso di fare di me la sua musa. All’epoca io non ero nessuno, se non una fanciulla di buona famiglia cresciuta nella New York degli anni ’80, con tanti sogni di gloria e di amore e che in lui vedeva incarnarsi tutto questo. Il sogno durò poco più di un’estate perchè l’arte lo aveva richiesto lontano ed io, poco più che ventenne, per paura di seguirlo e di fare la cosa sbagliata e soprattutto di essere un peso alla scalata del suo successo lo lasciai, precludendomi così la vita che avevo sognato al suo fianco…e la mia felicità. –
La osservavo affascinato dall’intensità con la quale raccontava quel breve tratto della sua esistenza e al tempo stesso rapito dal tono di rispetto che ad esso riservava.
- Continui,la prego. –
Lei mi guardò dritto negli occhi e mostrandomi il ciondolo proseguì il racconto.
- Questo ciondolo fu il suo dono di addio e da quel giorno…non l’ho più tolto. –
Gli occhi si velarono soltanto per un istante, poi ritrovò il controllo e la sua ironia…schiarendosi la voce.
- Sono dovuta venire fino a qui per cercare di dimenticare quello che accadde quel giorno, ma non è servito a niente allontanarmi dai luoghi che mi ricordavano lui, non ha fatto altro che imprimerli ancor più nella mia memoria. –
Abbassai gli occhi sulle mie mani, tornando poi a rivolgerli a lei.
- Perdonami se ti ho annoiato, ma volevo farti capire che la vita a volte offre opportunità alle quali non si dovrebbe rinunciare per nulla al mondo, soprattutto per paura, perchè non c’è niente di più doloroso dell’essere gli artefici della propria infelicità. –
Cominciavo a capire dove volesse arrivare e sorrisi con rispetto al suo tentativo di aiutarci.
- Non lasciarti sfuggire quella ragazza Robert …è un fiore pronto a sbocciare soltanto per te, non privarla della sua fioritura… lasciati avvolgere dal suo dolce profumo…Lasciati amare da lei, in questo modo non avrai rimpianti in futuro, com’è accaduto a me. –
La vidi stringere forte il suo prezioso ciondolo e riporlo all’interno della scollatura del suo abito.
- Ora, mio caro ragazzo, non ti devi preoccupare di nulla se non della vostra serata perchè qui conti in sospeso non ce ne sono…e ora se non ti dispiace…ho un mucchio di lavoro da sistemare. -
Aveva ripreso a pieno il suo ruolo e mi stava gentilmente esortando ad andarmene tornando a scartabellare i suoi fogli.
Rispettai il suo desiderio e alzandomi mi volsi verso di lei.
- Mi dispiace molto Melanie, quell’uomo avrebbe avuto accanto una donna straordinaria . –
La lasciai nuotare in quel bagno di ricordi e voltandomi me ne andai…a riprendere in mano il mio futuro.
6 commenti:
....sniff...
magari nella vita le cose potessero funzionare sempre per il meglio, facendo la scelta giusta, potendo seguire sempre il cuore, purtroppo le cose vanno quasi sempre come sono andate a Melanie. Ecco perchè "il sogno" di ognuno di noi rimane tanto prezioso. Ecco perchè poi, giunti alla nostra età, ci si stringe ad ogni cosa che fa emozionare anima e corpo, per non perdere più nulla di quello che veramente conta nella vita: quello che scalda il cuore.
baci
Sparv
grande melanie..... non è facile parlare della propria vita riconoscendo gli errori fatti davanti ad estranei...... bellissimo capitolo ...profondo
Questo capitolo è divino Fra, mi hai lasciato in mezzo a tanti sospiri...
Brava come sempre Fra,+ lunghetti noo?? sono insazziabile..mi piacciono tanto...ke donna Melanie!!
Bellissimo capitolo, Melanie ci sta a pennello!!!
Rob è dolcissimo qua...e Melanie che donna...bellissimo Francies
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