martedì 22 marzo 2011

capitolo 24

Capitolo 24 - Robert







Mi trascinarono dalla parte opposta dell’atelier dove in bella mostra erano esposti gli abiti da sera da uomo…eleganti e prevalentemente scuri…da indossare nelle occasioni speciali.
Non era mia abitudine indossare cose del genere, ma nelle serate di gala… dove era d’obbligo l’etichetta…non potevo evitarlo.
Il salone era di dimensioni più ridotte rispetto all’altro, ma il numero di capi esposti era notevole..visto il minor ingombro.
Mi vennero incontro due commessi elegantissimi e sorridenti, che mi invitarono a seguirli verso i camerini di prova.
 Non mi importava molto dei dettagli che insistentemente si ostinavano ad elencarmi e fingendo di ascoltarli, lasciavo che i miei pensieri volassero da lei…il mio angelo…della quale sentivo fortemente l’assenza.
 Il vuoto che si era creato intorno a me non appena l’avevo lasciata mi sorprendeva più di tutto quello che di altro ci stava accadendo.
Era singolare il modo tutto suo che Francies aveva di guardarmi…mi portava lontano da tutto…e quegli occhi profondi e sinceri dentro ai miei…erano tutto quello che desideravo in quel momento.
Sentivo nello stomaco una strana sensazione di euforia, come se mi stesse per accadere qualche cosa di tanto atteso e fossi eccitato all’idea che stesse per giungere quel momento.
Vidi che le persone che avevo intorno mi guardavano in modo strano…e chiesi a Denise…la commessa che mi sembrava più giovane delle altre… quale ne fosse il motivo.
- E’ straordinario vedere come le brillano gli occhi…è evidente che l’amore le dona molto…- Mi aveva detto con semplicità…come la più ovvia delle risposte.
Rimasi sorpreso e incantato davanti allo specchio nel quale mi stavo riflettendo…perche’ l’uomo che vidi non ero più io.
 I segni della stanchezza e dello sconforto per la mia vita  che non mi abbandonavano mai erano scomparsi e al loro posto vi era una luce che nessun trucco di scena sarebbe stato in grado di ricreare e l’abito che indossavo non faceva che esaltarne la brillantezza…lasciandomi senza parole.
Mi guardavo convinto che mancasse qualcosa…e non appena mi resi conto di quale fosse ebbi la certezza… di aver conosciuto l’amore.
Era il mio angelo ciò che mancava a riempire quel vuoto…la sua presenza accanto a me…la melodia della sua voce …il calore delle sue mani nelle mie…la magia della sua risata….e il dolce profumo della sua pelle… in una sola parola …LEI.
Sopraffatto dall’emozione di una tale rivelazione…crollai sulla sedia dietro di me, appoggiando i gomiti sulle ginocchia e prendendomi la testa tra le mani.
 Sorridevo come uno sciocco e scuotevo la testa…
incredulo che fosse accaduto così…
in quel modo così singolare…
quasi che il destino avesse voluto crearmi un’occasione davvero speciale e che inconsapevolmente avevo colto trovando così la pace.
Ma non era pace quella che sentivo dentro al cuore…bensì un piacevole ed intenso dolore che mai prima di quel momento avevo conosciuto.
 Un’esigenza forte…e impellente di un contatto con la fonte unica di quella soave sofferenza…che mi costrinse ad alzarmi e ad uscire da quella stanza che mi sembrava ora soffocarmi …per raggiungerla…e finalmente placarlo.
Sotto lo sguardo stupito delle persone che mi circondavano lasciai la stanza imboccando il corridoio che mi avrebbe condotto da lei... non potevo più aspettare…non più.
Volevo assicurarmi che il mio angelo non fosse volato via…portandosi altrove anche la mia serenità.
Percorsi quel breve tratto formulando nella mia testa un numero infinito di frasi per confessarle quello che sentivo…
ma le parole si accavallavano l’una all’altra…
sconfitte dall’esplosione di emozioni che come fuochi d’artificio riempivano il mio petto…non lasciando spazio ad altro.
Dovevo parlarle…e dovevo farlo ora che ne avevo trovato il coraggio.
Raggiunsi la porta della grande sala dove si trovava Francies e la trovai aperta per metà e l’entrata sbarrata da alcuni stendini che qualcuno vi aveva fatto scorrere davanti forse senza accorgersene.
All’interno vi era l’intenso vociare di molte persone…e tra le altre riconobbi quella di Melanie che pronunciava il mio nome.
 Mi soffermai sulla soglia e per curiosità…rimasi in ascolto.
- Mia cara, devo dire che siete davvero una coppia splendida lei e Robert ed era da molto tempo che non vedevo un uomo così innamorato. –
Quella donna era in gamba…se n’era accorta prima di me.
Non resistetti alla tentazione di vedere la reazione di lei e feci un passo verso l’interno…nascosto dagli abiti che fungevano da paravento…in attesa.
- Robert è… un uomo meraviglioso. –
 Era davanti ad un grande specchio che si rimirava avvolta da un abito nero che le fasciava il corpo lasciando poco spazio all’immaginazione…
e sorrideva nervosamente..quasi sforzandosi.
 Rimasi sorpreso…e mi chiesi cosa stesse provando.
Melanie si era avvicinata alle sue spalle e le parlava guardando la sua immagine riflessa nello specchio.
- Mia cara Francies, non abbia paura di provare ciò che sente per lui, la vita è troppo breve per rinunciare alle cose belle che ci regala, se lo lasci dire da chi …come me…non ha saputo cogliere le opportunità che gli sono state offerte. Non so cosa darei…per poterle avere di nuovo. -
Francies si era voltata verso di lei che mi dava le spalle e potendola guardare in volto…lessi con stupore la sua sofferenza.
- Non ho alcun desiderio di rinunciare a lui…anzi...non so cosa darei per rimanere al suo fianco...ma -…aveva abbassato lo sguardo…quasi sconfitta.
- …non sono sicura di essere quello che lui vuole per sé…è spesso così lontano che …-…e aveva sospirato…lasciando la frase in sospeso.
 Non mi ero reso conto di averla fatta soffrire, non avevo afferrato molte cose…troppe.
- Francies cara…l’unica cosa della quale deve essere sicura è del sentimento che prova per lui e se posso essere sincera…è lampante. -  
Melanie aveva preso la sua mano tra le sue e come una madre le stava dando conforto. Francies aveva alzato lo sguardo su di lei e accendendosi in un sorriso radioso… aveva spalancato a me le porte del paradiso.
   - Lo amo da morire…non posso farne a meno. -
Feci un passo indietro verso il corridoio e appoggiandomi con le spalle alla parete chiusi gli occhi e respirai a fatica.
 Sentire le sue labbra pronunciare le parole che avevo sognato di sentire aveva spezzato tutte le mie difese e allagato ogni fibra del mio essere di infinito stupore.
Lei mi amava…ed io amavo lei per come amava me.
Aggiungere altre parole alla magia che le sue avevano creato sarebbe stato un sacrilegio…e accompagnato dalla sua risata cristallina che come una melodia sovrastava le altre voci presenti in quella stanza, ripercorsi il corridoio al contrario, accorgendomi all’improvviso di come tutto…intorno a me…fosse improvvisamente cambiato.

6 commenti:

dany ha detto...

quanto sentimento!!!! amore allo stato puro........... si apriranno finalmente?

mery robert ha detto...

stupendo...un amore ke ho sognato, da tutta una vita.. sei fantastica Francies!!

Anonimo ha detto...

mmmm.... e adesso arrivano le complicazioni? Si ameranno senza danno o la vita li travolgerà? Si metterà in mezzo qualcuno? Ci saranno gelosie?
Tutto è aperto ora...
Vai Fra!!!!!!!!!!!!!
bacetti

Sparv

Anonimo ha detto...

Fra il tuo racconto è una vera favola, ed è quello che ha spinto noi altre sorelle a seguire il tuo esempio... Grazie per farci sognare così!!!

Sweet Devil ha detto...

E' il capitolo in assoluto!!!! mi piaccccce!!!!!

Andrè ha detto...

mi sono venute le farfalle allo stomaco....grazie francies.