lunedì 21 marzo 2011

capitolo 23


Capitolo 23 - Francies



Raggiungemmo il singolare tempio della moda in meno di cinque minuti…accolti da uno stuolo di commesse che ci accompagnarono in una saletta interamente dedicata agli abiti da sera femminili.
Mi guardavo intorno come se fossi improvvisamente ripiombata nel mio passato aspettandomi di veder spuntare mio padre o qualche altro membro della mia famiglia da dietro un paravento o al seguito delle modelle messe a nostra disposizione per facilitare la scelta degli abiti.
Ero eccitata e altrettanto spaventata da come si stavano mettendo le cose, ma al tempo stesso ero felice di accorgermi che quell’atmosfera così artefatta che aveva fatto da sfondo alla mia prima giovinezza non mi sembrasse più così brutta…anzi..mi accorsi che in fondo un po’ mi era mancata.
Robert non aveva fatto domande sul mio passato, ne aveva soltanto preso atto ed aveva sorriso dopo aver scoperto il mio segreto, alleggerendomi da quell’angoscia che la paura di perderlo mi procurava.
 Non mi aveva delusa…o sorpresa, era rimasto fedele a quello che mi aveva mostrato di sé…dando conferma dello splendido uomo che era.
- Miss Cullen sono orgogliosa di poterle essere d’aiuto, non immagina nemmeno quale onore sia per noi averla qui nel nostro atelier. –
 Una donna sulla cinquantina, alta ed elegante nel suo completo di Chanel aveva offerto la mano per accogliermi nel suo camerino privato, dove luccicanti abiti da Grande Soirée stavano riposti in ordine sugli stendini, pronti per essere indossati dalle modelle.
- Lei è straordinariamente gentile ad offrirci personalmente il suo aiuto Mss Groof…- Mi interruppe.
- Mi chiami Melanie…la prego. Sentirmi chiamare in quel modo mi fa sentire tremendamente antiquata..- Parlava con l’accento un po’ marcato di chi è nato e cresciuto nella New York benestante, ma ammorbidito dalla stravagante cadenza californiana.
- La ringrazio…Melanie. Le confesso che non so da che parte iniziare, ho bisogno di tutto e  possibilmente in fretta…abbiamo pochissimo tempo. Non voglio sembrarle invadente …quindi cercherò di arrecarle il minor disturbo possibile. –
Mi sorrise accondiscendente, rivelando una dentatura perfetta e di un bianco decisamente innaturale.
-Non si preoccupi di queste stupidaggini, sono anni che sogno di avere un’occasione come questa…quindi…cerchi di rilassarsi e vedrà che questa sera lei sarà un sogno. -
Si volse dalla parte di Robert che stava osservando le modelle che giravano intorno a lui come mine vaganti e gli fece cenno di avvicinarsi.
Era incredibilmente a disagio in mezzo a tutte quelle donne e la cosa mi sorprese considerando la sua figura di attore sex simbol.
Continuava a toccarsi il viso e i capelli, visibilmente impacciato e rideva un po’ nervoso quando alcune di loro gli rivolgevano la parola.
Ci raggiunse sorridendo.
- Robert…posso chiamarla così? -  Attese prima di continuare.
- Certamente Melanie, mi renderebbe le cose più semplici visto che sono un po’ distratto dalle…diciamo…circostanze. –
 Aveva sollevato le sopracciglia in modo buffo continuando a gesticolare … non resistetti a farmi gioco di lui.
- Sei indeciso sull’abito da scegliere per me? Immagino sia per questo che non riesci a togliere gli occhi di dosso alle modelle no? - Avevo sussurrato perchè mi sentisse soltanto lui, ma Melanie era una donna perspicace e non aveva perso una sola battuta.
- Non mi direte che volete perdervi la sorpresa vero? Non vorrei sembrarvi all’antica, ma quando si va ad una serata in abito da sera…beh…è d’obbligo che il fatidico cavaliere rimanga folgorato dalla sorprendente bellezza della sua dama…e soprattutto che non abbia la minima idea di quello che l’aspetta quando la vedrà…e intendo proprio tutto…non so se mi capite. –
 Ridemmo dell’impronta “romantica” che aveva dato al suo discorso…annuendo entrambi come due sciocchi.
- Immagino quindi di dovervi lasciare sole e di dovermi occupare del mio scudo e della mia armatura da cavaliere…anche se mi sembrava molto più divertente guardare le” fate di Cenerentola” al lavoro.Non posso proprio rimanere a guardare? -
- Noo!!- Avevamo risposto in coro Melanie ed io…scoppiando poi in una sonora risata.
Robert mi guardò fisso negli occhi avvicinandosi e chinandosi su di me mi sfiorò la guancia con un bacio, tardando quel tanto che bastò per farmi sospirare.
   - Mi mancherai…angelo mio. - Il soffio delle sue brevi parole mi marchiarono il cuore…che con un balzo fece sentire la sua presenza.
 Portò la sua mano sul mio viso sfiorandone lieve il contorno e sollevando appena gli angoli della sua bocca…posò le sue labbra sulle mie e mi baciò davanti a tutti.
Non sapevo quanto fosse durato quel bacio, ma nel mio cuore comprendevo quanto importante fosse stato per me… che mille volte mi ero chiesta cosa sarebbe accaduto dopo.
Non aveva nascosto il legame che ci univa e non aveva cercato di renderlo differente da ciò che era.
Dolcezza e tenerezza fu tutto ciò che lessi sul suo viso quando si allontanò per seguire le commesse che si sarebbero occupate di lui.
 Lo accompagnarono poco lontano da me….ma non averlo più intorno….creò un incolmabile vuoto…rendendo ogni cosa meno divertente.

4 commenti:

Baby Cullen ha detto...

anche se l'ho già letto... ogni volta che lo rileggo lo trovo sempre più bello... hai fatto bene a chiamarlo così, perchè è proprio il sogno che tutte vorremmo vivere!!!

Francies Cullen ha detto...

I sogni son desideriiiiiii...di felicitaaa''

dany ha detto...

bellissimo davvero..........e quando finirà la storia la rileggerò tutta insieme!!!!

Sweet Devil ha detto...

E' Bellissimo respirare l'amore di ogni parola che la tua mano ci regala, è sempre dolce l'attesa per il prossimo capitolo...