domenica 13 marzo 2011

capitolo 11

Capitolo 11 - Francies

Avevo ritrovato il mio Robert…e tutto il mio mondo era tornato a respirare…
Non sentivo più nel petto quel peso che mi angosciava fino a poche ore prima.
 Ad ogni suo sorriso…ad ogni nota della sua voce…ad ogni sguardo d’intesa che mi regalava…sentivo nascere dentro me un qualcosa di nuovo…di potente, che mi stava risucchiando come in un vortice facendomi girare la testa.
L’avevo spiato dall’alto, mentre si aggirava per il salone sistemando ogni cosa per la nostra serata…era come lo avevo sempre immaginato nei miei sogni…irresistibile nella sua semplicità e straordinariamente attraente.
L’avevo poi raggiunto con calma, mostrandogli quella che ero, senza fronzoli, senza trucco, solo me stessa…e non la mia immagine contraffatta.
Essere donna era una cosa che amavo molto, mi sentivo forte della mia femminilità e volevo accanto un uomo che riuscisse a comprenderne il meraviglioso sapore.
Era nei suoi occhi che brillavano di mille splendide scintille riflesse che avevo scoperto di essere bella, come non lo ero mai stata.
Il fuoco che riscaldava il mio cuore era lo stesso che bruciava in lui ed era palpabile la chimica e l’attrazione che sempre più ci legava l’uno all’altra, senza catene…senza freno alcuno.
Dietro alla baldanza che caratterizzava molti dei miei gesti nascondevo una fragilità che Rob aveva intravisto e che aveva accettato come naturale parte di me…mi aveva donato la libertà  di essere me stessa…e questo non aveva prezzo.
Stavamo vivendo il nostro momento senza il dovere di dimostrare niente all’altro e Robert si era dimostrato dolce, tenero…e maledettamente eccitante.
Da quando gli ero apparsa in cucina, non aveva fatto altro che divorarmi con gli occhi e mentre raccontavo lui di me, della mia vita…di quello che sognavo di fare e delle straordinarie cose che già avevo vissute…lui mi accarezzava con lo sguardo…così intensamente che ne avvertivo quasi il tocco…una sensazione bellissima…rassicurante.
Mi distraeva averlo davanti seminudo che disinvolto si lasciava mollemente abbracciare dalla montagna di cuscini che lo circondava, rilassato e splendido, coi capelli tirati indietro e che continuava a toccarsi per abitudine…e quel sorriso che mi toglieva il fiato ogni volta che compariva ad illuminargli il viso…avevo voglia di lui….delle sue mani su di me…del suo respiro sulla mia pelle.
Come se avesse avvertito questa mia esigenza si era avvicinato cogliendomi di sorpresa e prima che potessi fiatare aveva… fatto l’amore con le dita della mia mano…facendo scivolare lenta la sua lingua sul palmo che teneva teso tra le sue.
Non poteva sapere quanto la cosa mi eccitasse e quanto sensibile io fossi il quel punto del mio corpo…ma si muoveva come se di me conoscesse ogni segreto.
Non appena schiuse le labbra per accoglierle una ad una… il caldo contatto della sua bocca bagnata che mi accarezzava accese il mio desiderio come l’inferno e il respiro mi morì in gola. Il mio corpo reagiva senza controllo e lasciai che la tempesta di sensazioni mi accendesse e mi annebbiasse la mente.
Le sue labbra eccitate e umide erano un richiamo irresistibile e lo implorai con lo sguardo di dare fine a quella lacerante attesa…lui capì subito e in attimo mi fu davanti.
In ginocchio, sul grande tappeto soffice e bianco, mi sovrastava, tanto che dovetti sollevare la testa per poterlo guardare…aspettai.
- Robert…io… - La voce mi uscì come un sussurro.
- Shh... ancora un attimo... lasciati guardare. - Respirava ansimando.
 Sedendosi sulle proprie gambe piegò la testa leggermente di lato avvicinandomi la mano al viso. La mosse lento scivolando le sue lunghe dita sul collo, scendendo sull’incavo del seno che premeva sotto la sottile stoffa come un prigioniero in gabbia.
L’inevitabile brivido che mi attraversò mi costrinse a lasciar cadere la testa indietro per riuscire a respirare, mentre un gemito mi sfuggì prima che riuscissi a trattenerlo.
 Il calore del suo braccio nudo mi circondò la vita stringendomi a lui…senza più nascondere l’eccitazione che lo stava divorando, mentre col palmo dell’altra mano mi sollevò la testa affondando con energia la mia bocca sulla sua,, stringendomi la nuca delicato, ma deciso. Affogai le mie dita tra i capelli che gli ricadevano sugli occhi e mi sciolsi sulle sue labbra avide e insaziabili che esigenti chiedevano soddisfazione. Mi prese per i capelli tirandomi indietro e divorandomi con gli occhi.
- Vuoi davvero vedermi morto, non è così? - Ansimava e mi resi conto di non aver mai visto niente di più bello del suo volto ora che desiderava soltanto me.
Non risposi essendo il mio sguardo più che eloquente….e mi lasciai andare.
Scese sul collo seguendo la curva del mio profilo….mordendo e accarezzando la morbida pelle appena dietro l’orecchio e non trovando più la forza di fermarlo lasciai che mi portasse oltre il limite della ragione.
Come velluto, le sue mani aiutarono il vestito a scivolare sulla spalla, facendolo ricadere in basso, esponendo uno dei miei seni quasi del tutto. Si abbassò scorrendo le sue labbra fino a mordere il lembo che ancora mi copriva e con gesto lento, me lo fece cadere in grembo.
Sollevò gli occhi incrociando i miei che non riuscivano a fare a meno di stare a guardare il mio miracolo che si compiva…ero stregata e incredula che succedesse a me.
Languido striscò le sue dita accarezzando la pelle morbida sotto al mio seno…che reagì al contatto increspandosi e mettendo in luce la sua perla ambrata.
 Sollevò appena gli angoli della bocca come se assistesse ad un prodigio e appagato del suo successo lo raccolse assaggiandone il frutto.
Un gemito gli sfuggì quando lo prese in bocca succhiandolo ed io inarcai la schiena perchè mi accogliesse più a fondo.
Lasciai cadere anche il resto del sottile velo che mi ricopriva e rimasi nuda fino alla vita godendo appieno del contatto del suo viso che assaporava ogni piega del mio petto lasciando scie di fuoco sulla mia pelle. Quelle mani che adoravo, raccolsero a coppa il mio seno e lui losollevò, affondandovi il viso e sospirando di piacere.
- Sai di buono…e sei morbida come la seta…mi fai impazzire. - Sorrisi tenendolo stretto contro di me e lui si sollevò raggiungendo la mia bocca e baciandomi dolcemente sulle labbra.
- Tu sei…piccante direi. - Rise della mia battuta e si lasciò cadere disteso al mio fianco, attirandomi sopra di sé.
- Piccante? Tu non sai cosa provoca in me lo starti a guardare mentre mangi con le mani…sei uno spettacolo. – Dolcezza infinita nella sua voce.
- Così? - E imitai il gesto di poco prima…per vedere di stuzzicarlo.
Il sorriso gli morì sulle labbra, lasciando una smorfia di godimento che le fece vibrare e mi accese all’istante.
Sollevò la mano sciogliendo il nodo che legava i miei capelli che ricaddero su di lui come onde, scivolando sul suo viso eccitato, mentre il suo respiro aumentava il ritmo…quasi ad inseguire il mio che non mi dava tregua.
 Lo baciai a fondo…assaporando il gusto della sua bocca, mentre le sue mani scendevano e risalivano, accarezzandomi il corpo in una dolce tortura.
Sentivo la sua eccitazione premere sotto di me e il desiderio di lui guidò le mie mani a scendere in basso per trovare conforto.
Sbottonai solamente due bottoni dei suoi jeans….sfiorando con la lingua la linea  del muscolo addominale che finiva sotto la stoffa tesa, poi mi alzai in piedi e lasciai cadere a terra quel che restava del velo che indossavo…rimanendo vestita solo della mia pelle, sotto al suo sguardo assassino che non mi staccava più di dosso.
Si sollevò agile in ginocchio davanti a me appoggiando lievi le mani sui miei fianchi e illuminato dal colore caldo delle fiamme che ardevano sul camino…sollevò lo sguardo verso l’alto e vi lessi il monito a stare ferma.
 Mi eccitava vedere il potere che esercitava su di me il nostro dialogo  muto…come se nessuna parola esistente fosse in grado di esprimere il nostro desiderio in modo migliore.
Appoggiò la mano sul mio ventre accarezzandolo e seguendone le curve fino all’incavo dell’inguine…sfiorò appena il mio intimo dandomi una scossa che mi percorse lasciandomi tremante…scese al ginocchio risalendo all’interno della gamba…sfiorando ancora la sensibile pelle dell’interno coscia costringendomi mio malgrado a divaricare un po’ le gambe. La mano risalì da dietro appoggiandosi sulla rotondità generosa del mio fondoschiena e mi attirò verso la sua bocca che affondò nel mio intimo vibrante di desiderio.
Aspirai un sorso d’aria e chiudendo gli occhi godetti del Paradiso che la sua lingua e la sua bocca mi stavano donando, finchè non potetti più resistere e ricaddi su di lui incapace di reggermi in piedi.
Lo volevo sentire dentro di me…volevo essere sua fino in fondo.
   Lo vidi alzarsi e togliersi di dosso ciò che gli restava, raggiungendomi poi pronto ad accogliermi tra le braccia….vi sprofondai appoggiando il viso sul suo petto.
Rimase sospeso sopra di me…fermo.
- Guardami tesoro…voglio guardarti negli occhi. - Li sollevai e mi persi nei suoi.
Scese scivolando dentro di me lento…gemendo sommesso.
- Sei stupenda…-  Sospirò roco ad un soffio dalle mie labbra.
Gemetti con lui, incapace di trattenermi…
Si ritrasse fin quasi ad uscire ed io mi inarcai per impedire che lo facesse.
- No...ti prego. - Non lo potevo permettere …si fermò.
- Dillo….- La sua voce era un ansimo gutturale e mi eccitò facendomi avvampare…lui lo sentì e affondò con più forza dentro di me…quasi urlai.
E di nuovo si allontanò…fermandosi …quasi a volermi far soffrire.
- Voglio sentirtelo dire…ti prego. – Attese, torturandomi.
- Ti voglio… amore…voglio te…solo te…ti prego prendimi. - Sorrise per un attimo sollevando gli angoli della bocca e libero annegò dentro di me senza respiro, portandomi oltre il limite della baeatitudine, senza pause, senza pudori, donandomi la gioia di sentirmi amata.
Lasciammo che i nostri corpi finalmente uniti trovassero da soli le loro parole…non vi era bisogno di dire altro… perchè la magia del momento fece il resto.
 In quei silenzi, come la più dolce delle musiche, risuonavano le nuove forti emozioni che la gioia di viverci completamente non ci avrebbe mai fatto dimenticare.
Ci amammo teneramente tutta la notte…e il mattino seguente, risvegliandomi tra le sue braccia, seppi con certezza assoluta che quello che sentivo nel cuore …era amore...

6 commenti:

Sweet Devil ha detto...

ohhhhhhhhhhhh quanto mi piace.............

Andrè ha detto...

cara francies bè .......sei bravissima......signore come vorrei entrare nel sogno.....

Cinzia Deep Finger ha detto...

...Senza parole...Bellissimo!!!
Arrivata fin qui tutto d'un fiato senza pause...Tesoro...Sono davvero frastornata...Un misto tra passione e dolcezza allucinante...
Davvero stupendo...Aspetto nuovi aggiornamenti...
Che Sogno magnifico...

Anonimo ha detto...

Hey!!!! Ma 6 molto romantica!!!!! E' bello leggerti, il tuo sogno è scorrevole e piacevole. 6 dolce.
e buon compleanno! 39 come me, vero?
baci

Sparv

Francies Cullen ha detto...

Grazie Sparv... e anche alle altre.

Martyy ha detto...

Stupendo davvero! dolce, romantico, pieno di passione!!