mercoledì 13 aprile 2011

capitolo 41

Capitolo 41 - Robert



Camminavo spedito verso la stanza, trascinando Francies con me…con l’urgenza di restare solo con lei e di dirle tutto ciò che stavo trattenendo da quando avevamo lasciato la festa.
 Emozioni altalenanti mi stavano rendendo una belva e mentre da un lato volevo urlarle tutta la rabbia che covavo per il suo comportamento, dall’altra la desideravo così ardentemente da sentirmi soffocare.
Mi aveva sfiorato, eccitato, si era divertita a giocare con me e per un istante avevo stentato a riconoscerla, ma ogni cosa nuova che scoprivo di lei non faceva che aumentare il mio desiderio di averla tutta per me e scoprivo mio malgrado di non poterne fare a meno …non più.
La sua bocca che mi sfiorava….non riuscivo a togliermela dalla testa…
la sua pelle accaldata sul mio petto …la sua lingua a lambire zone nascoste , mi tormentavano dandomi alla testa ed aumentando quella furia che, fomentata dalla gelosia, urlava vendetta dentro di me.
Ero deciso a dirle il fatto suo e sbattendo la porta con forza, la lasciai in mezzo alla stanza allontanandomi da lei ..agitato... incapace di stare fermo.
Francies mi guardava senza dire niente.
 Le mani posate ai fianchi, i capelli scomposti a incorniciarle il viso acceso…selvaggia…viva…gli occhi puntati su di me…sfrontata.
L’abito sgualcito, quasi incollato al suo corpo morbido ne metteva in evidenza le curve piene e sinuose…

Sei bellissima, maledizione!

La desiderai… e nascosi il volto volgendo lo sguardo altrove…
Infilai le dita tra i capelli e stringendoli forte chiusi gli occhi fino a farmi male, per poi tornare a guardarla,incapace di staccarle gli occhi di dosso.
 Sfiorando il suo profilo rivestito di seta, mi balenarono nella mente le immagini di lei tra le braccia di quel cubano che le aveva fatto da compagno….i loro corpi a stringersi, senza pudori, davanti a tutti…e quella mano di troppo su di lei.
 Esplosi senza freni, urlando fuori la mia collera.

- Si può sapere che cazzo stavi facendo con quello lì?-

 La vidi sobbalzare sorpresa, non si aspettava che alzassi la voce e la cosa a dire il vero sorprese anche me.

-Ti prego Rob, sei ridicolo,  stavo solo ballando...non credi di esagerare? –

 Il tono basso tranquillo, come se volesse ignorare il mio stato d’animo.

- Cristo Santo Francies, ti avevo appena confessato il mio amore e tu subito dopo ti sei buttata tra le braccia di quell’idiota palestrato…senza….senza un minimo di rispetto per me. Ti ha messo le mani addosso e io ero lì a guardare. Ma come credi ci si senta eh?...Volevi che ti applaudissi pure? Dimmelo…perchè proprio non riesco a capire!-

La fissavo in attesa di risposta…mentre lei impassibile andò ad appoggiarsi con la schiena alla parete… togliendosi poi le scarpe e gettandole di lato.

-Diego è solo un amico e mi sembrava che la cosa fosse evidente…inoltre…-

Non la lasciai finire…

- E inoltre cosa…mancava che ti infilasse la lingua in bocca ed il quadretto era completo…ma dico…davvero non ti sei resa conto di niente?-

Continuavo ad urlare fuori di me, gesticolando e cercando invano una sigaretta nelle tasche.

 Mi strappai di dosso ciò che restava della mia camicia… e imprecando la scaraventai a terra. Continuavo a sudare, mentre l’ansia di possederla..non mi dava tregua…ero fuori controllo…
  Mi voltai di nuovo a guardarla….un richiamo irresistibile…quella pelle ambrata…quella bocca piena e sensuale…
Fissò lo sguardo su di me, poi lasciò cadere indietro la testa e chiuse gli occhi, esponendo il tenero profilo del collo, disegnato ad arte su quel corpo da sogno.

- Robert, la Salsa è tutto questo... e ciò che hai visto stasera lo abbiamo ballato ad un concorso qualche anno fa. Diego è un gentiluomo ed è un professionista in questa disciplina e come tu dovresti aver capito, stavamo solo recitando  e da quel che vedo…lo stavamo facendo anche molto bene. –

Fui spiazzato per un breve istante da quelle parole, ma durò poco... la gelosia ebbe subito la meglio e fatti quei pochi passi che ci dividevano, la inchiodai alla parete premendola col mio corpo e dando un pugno al muro mi trovai col viso ad un soffio dal suo, ansante, fuori di me…e follemente eccitato.

      -  Stai dicendo che le sue mani si trovavano sul tuo posteriore per   esigenza…. di “ copione”?-

 Sputavo le parole di bocca senza nemmeno comprendere quel che stavo dicendo, perché nel momento in cui avevo sentito il suo corpo caldo aderire al mio…non avevo capito più niente.
 La mia mano era scesa istintivamente su di lei scivolando sulle sue curve fino a comprimere le soffici rotondità che mi rendevano pazzo.
L’afferrai con entrambe le mani premendola forte su di me e sulla mia eccitazione che pulsava insistente, da quando in auto aveva voluto istigarmi coi suoi giochetti.
Mi avvolse all’istante le braccia intorno al collo aggrappandosi ai capelli possessiva, ansimante, mentre le nostre bocche si nutrivano del respiro dell’altro, come nettare afrodisiaco a risvegliare i nostri sensi.
La sentivo gemere al tocco delle mie mani e quel mugolio sommesso era il suono più erotico che avessi mai sentito, ma non avevo ancora ceduto alla sua bocca….aggrappato inutilmente al mio stupido orgoglio.
Il ginocchio a strusciare sulla mia gamba, lenta…sensuale…invitante, mentre ormai al limite delle mie difese desideravo soltanto morire in lei.
 Artigliai quel ginocchio stringendolo al fianco , comprimendola poi alla parete perché sentisse l’effetto che mi faceva la sua audacia.
Forte. ..deciso…la sollevai quasi da terra...morendo dalla voglia di entrare in lei.

- Tu sei pazzo…lo sai che ti amo da morire, vero?. –

 Le sue parole sussurrate sulle labbra…mordermi il profilo con le sue…e fuggire poi a pochi centimetri, costringendomi ad inseguirla.

 – Dimostramelo! –  Gli ordinai…

Le sollevai il viso tirandole i capelli, ero folle e costringendola ad obbedirmi affondai la bocca sulla sua che ansimante reclamava il suo premio.
Il sapore dolce della sua lingua mi accolse generoso ed esplorai quella fonte di piacere mordendo e leccando…nutrendomi di lei.
 Spinsi a fondo il bacino sulla sua morbida carne e il suo gemito, soffocato dal mio bacio…fu per me la fine.
La sollevai da terra portandomi le gambe sui fianchi e la strinsi mordendole il collo e seguendo con la lingua il profilo fino al seno che premeva eccitato sotto la sottile stoffa.

   - Ti prego Robert….ah!! –

Gemeva ad ogni spinta, in un immaginario amplesso e nella mia testa…ero già perso dentro di lei.
   Non cedetti… Volevo che mi supplicasse…lo esigeva il mio orgoglio di maschio ferito.

   - Non credo proprio… troppo facile…-

Le spalline dell’abito scivolarono lungo le braccia, scoprendo la soffice e delicata pelle del suo seno perfetto che stupendo danzava davanti ai miei occhi ipnotizzandomi.
Guizzai veloce la lingua sul capezzolo eccitato, che invitante chiedeva di essere soddisfatto...
Dolce e soffice lo raccolsi in bocca succhiandolo avidamente, mentre senza pudori lei godeva di quel tocco...

Non così...dovrai meritartelo...

Staccai le labbra da quel frutto proibito trattenendone la punta tra i denti...lei gemette...io con lei...
 Puntai gli occhi nei suoi, mentre le mie dita sfioravano leggere come piume le sue spalle e la schiena nuda.
Le sue labbra tremavano a quello sfioramento e infliggevano altra sofferenza  al mio bisogno di possederla...sempre così donna, femmina sensuale …tanto da sentirmi male.
Raggiunsi il sottile pezzo di stoffa che copriva a malapena la sua intimità...completamente imbevuto degli umori dell'eccitazione..il cui odore saliva a riempirmi la testa di sesso.

Splendida...arrogante..mi sfidò sbuffandomi un ghigno in faccia.
Raccolsi quel sottile tratto di tessuto e stringendolo tra le dita glielo strappai di dosso...lasciandola basita...
Le portai al viso inspirando quell'odore familiare ...gettandolo poi alle mie spalle.

- Sai di buono...-
         Oddio, ma tu sei pazzo.. sei…-
         Lo sono sì...ed è soltanto colpa tua...-
        
Faticai a riconoscere me stesso.
La vidi allungarsi sollevando le braccia…e strusciando il corpo alla parete fece scivolare l’abito che giaceva informe sui suoi fianchi….un fruscio e fu a terra, lasciandola completamente nuda….
Languida mi tentava in ogni modo…sguardi, sorrisi accennati.
Mi avvicinai...le mie dita a scorrere su quel corpo dorato…leggere…curiose…fino a raggiungere quel perfetto triangolo di paradiso, esplorando lieve le cavità sature di umori che mi bagnarono le dita, risvegliando in me la belva.
Scostai appena le sue grandi labbra e risalendo quel sentiero di piacere trovai quello che stavo cercando…
La mia bocca ad un soffio dalla sua, i miei occhi eccitati conficcati nei suoi a tenerli prigionieri.
La volevo guardare, mentre le davo piacere…volevo respirare le sue parole eccitate, quando mi avrebbe implorato di darle di più.
Appoggiò le mani sul mio petto, aggrappandosi e graffiandomi con le unghie, mentre torturavo leggero quel punto di lei che avevo voglia di sentire in bocca.
Scesi a raccogliere sulle dita quel nettare e sprofondai nella morbida cavità che pulsante richiedeva di essere soddisfatta.
Scivolai a fondo…deciso…senza respiro, mentre chiudendo gli occhi e stringendomi forte…gemeva fino quasi ad urlare.
Ero perso a guardare il suo volto contratto dal piacere, quelle smorfie quasi di dolore che erano per me l’inferno…ascoltavo le note dei lamenti che uscivano dalle sue labbra umide ed eccitanti e andavo in delirio, amandola per l’erotismo che emanava da ogni fibra del suo essere.
Sentii le sue gambe cedere agli spasmi e raccolta tra le braccia la condussi in camera quasi gettandola sul grande letto.
Volevo fosse mia, soltanto mia e dopo quella notte, non mi avrebbe più dimenticato.
Feci per stendermi accanto a lei, ma mi fermò …
Si avvicinò gattonando sulle lenzuola e fissandomi, a labbra schiuse , sciolse la cintura dei miei pantaloni, facendola scorrere lungo i passanti e gettandola a terra.
Lasciai che mi sfilasse i pantaloni e che mi liberasse finalmente da quella prigione che ancora mi comprimeva dolorosa.
 Le sue labbra a cercarmi…le sue mani a sfiorarmi…
Sollevò lo sguardo e  il suo sorriso intenerì il mio cuore.



Ero stanco di portare avanti quel gioco, volevo solo perdermi in lei, ritrovare quella pace e quel benessere che solo tra le sue braccia riuscivo a provare.
Mi mancava la sua dolcezza, la tenerezza che leggevo nel suo sguardo quando facevamo l’amore, i nostri corpi allacciati come in un puzzle perfetto, unico.
Raccolsi il suo volto tra le mani e sollevandola la baciai teneramente.
Mi misi accanto a lei stendendola sopra di me e  la strinsi forte.
Il pendente a cuore appeso al collo, muto fino a quel momento, disperse le sue note intorno a noi…e compresi quanto mi fossi sbagliato su tutto…spinto da un sentimento che ancora non sapevo gestire e che ora mi sembrava sciocco ed assurdo.
 Lei era la ragione per la quale avevo ritrovato il sorriso…meritava tutto il mio amore ed io avevo un  bisogno disperato del mio angelo…senza il quale non ero niente.
Lessi nei suoi occhi scuri come la notte che aveva compreso ogni cosa…che aveva lasciato che ci arrivassi da solo…e che mi amava ugualmente…anche dopo la sciocchezza che stavo per fare rivolgendomi in quel modo a lei.
Era una donna stupenda…e non desiderai niente di più.
I nostri gesti ripresero ad amare…e incontrando le sue labbra…ritrovai la strada di casa….

12 commenti:

Chastity ha detto...

O____________O

Andrè ha detto...

wow......e come potresti deludermi......? FOrse chiedendomelo? santo cielo ho toccato il cielo con un dito.......bella la tua foto.....con il sorriso....sei bella tu non la foto veramente.....grazie non ho altre parole...

Miss Dark Pattinson ha detto...

Francies è stupendo...mi sono venuti i brividi...

erika sca ha detto...

porca vacca amica....brrrrrrrr ad un certo punto....i brividi!!!!! che bello!!! grazie fra!! a proposito,che bella che sei!!! splendido sorriso!!

mery robert ha detto...

Francies, un groviglio di emozioni allo stomaco,meraviglioso, non leggo più si rischia colpo al cuore.....quando posti??????

Anonimo ha detto...

Brava Fra!!! Che capitolo... Che SOGNO!!!
Stefy C.

Martyy ha detto...

O.O

Georgia ha detto...

Ummmmmm me gusta Robert geloso e infervorato! Passione e amore...sempre pura poesia...ma stavolta mi hai mandato proprio su di giri :) eheheheh
mangio nutella e continuo a sognare!

dany ha detto...

wow ed ecco che leggendo uno strano formicolio e brivido percorse tutta la spina dorsale........qui urge una doccia gelata! sei bravissima

Anonimo ha detto...

Meraviglioso tesoro, questo Robert mi piace un sacco, geloso, duro, autoritorio ma che si scioglie davanti all'amore..... Sei il mio mito!!!

Baby Cullen ha detto...

Bellissimo Fra... non ho parole per descriverlo... ora corro a chiudermi nel freezer!!!!

Mary70 ha detto...

Fra, è la prima storia che scrivi?
Stai facendo progressi....
Brava!