Capitolo 40 - Francies
Ero rimasta senza parole incontrando quello sguardo duro che sembrava volesse punirmi di una colpa che non mi sentivo di aver commesso.
Mi ero lasciata andare tra le braccia di Diego che sapeva esattamente come muoversi accanto a me e che con il suo fascino sfrontato mi costringeva quasi a sfidarlo in quella danza.
Mi rendevo conto soltanto ora che quei movimenti potessero sembrare altro, per chi non ci conosceva bene…e che avessero risvegliato quella reazione eccessiva di Robert.
Era rigido, accanto a me…seduto sul profondo sedile in pelle della limousine che ci stava portando spedita verso l’albergo…una mano appoggiata sulla gamba a contorcere il tessuto dei pantaloni e l’altra a tormentare le labbra, appoggiandosi col gomito al finestrino, dal quale sembrava non volesse più togliere gli occhi.
La soffice peluria del suo petto spuntava in controluce dalla camicia aperta fino alla cintura, della quale non si curava… e che per me era uno spettacolo sensazionale.
Mi eccitava saperlo geloso e, nonostante Diego per me fosse stato solo un fratello, non mi andava di giustificarmi per una cosa della quale non avevo colpa e lo lasciai ribollire in quei sordidi pensieri che a tratti passavano come un’ombra nei suoi occhi adirati.
Ancora accaldata sollevai il bordo della lunga gonna afferrandone il lembo e portandolo davanti al viso lo sventolai per rinfrescarmi un po’.
Ad ogni movimento le mie gambe rimanevano scoperte e le accavallai per aumentare l’effetto e risvegliare in lui un po’ di interesse.
Si permise uno sguardo fugace, per poi tornare al suo finestrino.
Ero lusingata dal fatto che la gelosia per me lo divorasse…ma non intendevo stare al suo gioco o trovare giustificazioni per una simile sciocchezza e cercai di avvicinarlo per vedere la sua reazione.
- Fa veramente caldo stasera…non trovi?-
Sollevai i capelli gettandoli indietro e usando le mani come ventagli cercai conforto sul volto ancora sudato.
Non disse nulla…solo un breve cenno con la coda dell’occhio per tornare ad inabissarsi poi nel buio oltre quel vetro.
Era deciso a starmi lontano…ma non potevo permetterlo…non dopo quella serata magica durante la quale avevamo dichiarato uno all’altra i nostri sentimenti più intimi.
Mi portai accanto a lui avvicinandomi all’orecchio e sussurrai poche parole…cercando di eccitarlo.
- Ehi…ti sei forse dimenticato di me?-
Sfiorai il profilo del suo collo con la punta delle dita…scendendo poi dalla gola al centro del petto, che sodo e umido di sudore, emanava un effluvio di aromi che mandava in estasi le mie già limitate difese.
Quel ballo mi aveva resa audace…e come una droga mi incitava a superare quel limite oltre il quale di solito non mi spingevo mai.
Continuai la tortura esplorando le soffici aureole dei suoi capezzoli e sempre leggera e volutamente sensuale li stuzzicai fino a sentirli reagire sotto le dita.
Un lamento sfuggì alle sue labbra appena schiuse…e seppi di aver aperto un varco tra le mura della fortezza dietro la quale si era barricato.
Fece per scostarsi…sistemandosi meglio sul sedile, ma scivolando sulla fredda pelle sulla quale era seduto, premette ancor di più sul palmo della mia mano aperta che strinsi facendo presa sul suo pettorale.
Si voltò puntando gli occhi dentro ai miei…duri…eccitati e maledettamente sexy. Le labbra schiuse e umide vibravano di un colore roseo che accese i miei sensi…accelerando il battito.
Avvicinai le mie labbra alle sue calde ed invitanti, ma quando fece per accoglierle mi allontanai…sospirando in modo che sentisse quanto la cosa mi eccitasse. Era tutta la sera che sfuggivo volutamente quella bocca…sicura che una volta soddisfatta quella bramosia… ne avremmo goduto di più il premio.
Non disse nulla…rimanendo con gli occhi puntati sulla mia bocca sulla quale feci scorrere la lingua bagnata ritrovando l’indole sensuale della donna che ero.
Volevo stimolare la sua curiosità…eccitarlo senza che riuscisse a toccarmi...farlo impazzire e vederlo godere, perchè per me il massimo era portarlo all’apice di quella sofferenza per poi soddisfarla.
Disinibita dal buio intorno a noi che velava il mio viso ed i miei gesti, mi feci più ardita e sollevando il vetro che divideva i sedili davanti dalla zona passeggeri…isolai l’abitacolo da tutto…decisa a farlo mio.
Protetta da occhi estranei tornai al suo fianco e scivolando di lato mi inginocchiai di fronte a lui…affrontandolo a viso aperto.
Volevo mi guardasse, mentre cercavo di dargli piacere…volevo che fremesse sotto il tocco delle mie mani…dei miei baci…e di tutto ciò che avevo in serbo per lui.
Rimase immobile…le mani appoggiate in grembo a nascondere un’erezione che premeva sotto la stoffa leggera del suo elegante abito.
Dio com’era bello…lì…nella penombra…i capelli ribelli ad incorniciare quel volto dallo sguardo demoniaco e quel petto pulsante che seguiva, sollevandosi, gli ansimi del suo respiro irregolare.
Mi allungai su di lui, bene attenta a sfiorargli solamente il volto…giocando lentamente con la punta del naso e della lingua sulle curve erotiche dei suoi lineamenti marcati .
Sentivo il profumo della sua pelle calda e sudata mescolarsi a quello della mia eccitazione, in un’alchimia che il solo contatto dei nostri corpi generava e mi accesi…desiderandolo ancora di più.
Scesi sul collo, mentre lui rigido gettava indietro la testa per ritrarsi…non glielo permisi e sollevandomi di più affondai sulla molle e soffice pelle alla base del collo, leccando quel sapore del quale non vedevo l’ora di nutrirmi.
Il gemito gutturale che fuoriuscì dalla sua gola mi spinse a continuare la tortura e scesi lenta su quel petto disegnato, a misurarne le distanze mordicchiandone i contorni…era stupendo….bollente…e mio.
Sentivo il petto sollevarsi ritmicamente e fremere quando sfioravo qualche punto più sensibile di altri e gioivo di ogni mio successo, quando incapace di trattenersi lo sentivo gemere.
Insisteva nel suo forzato silenzio e senza reagire lasciava che mi muovessi liberamente su di lui.
Scesi a mordere quelle mani che nascondevano il prezioso frutto della sua passione e facendo una leggera pressione lo costrinsi a spostarle e a lasciare esposta quella parte di lui che intendevo scoprire.
Alzai gli occhi sfidandolo a negarsi…ma anche se tentato si trattenne…e respirando a fatica..stringendo forte le mascelle serrate…attese inerme l’evolversi degli eventi. Forse voleva vedere fino a che punto sarei arrivata…o intendeva soltanto godere di quel tocco, senza porsi altri quesiti… non gli avrei permesso di ignorami e alla fine l’avrei costretto a chiedermi di più…se lo voleva veramente.
Sorrisi nel buio…sicura che se ne sarebbe accorto e che la cosa lo avrebbe infastidito, ma ancora non si mosse ed anzi si sistemò più comodamente, sollevando il bacino e lasciandolo scivolare un po’ in avanti sul sedile.
Fu un invito al quale non seppi resistere e appoggiai le mani sulle sue cosce tese e leggermente divaricate, artigliando la stoffa che grattò sotto le unghie che disegnavano il breve sentiero verso la perdizione.
Quel movimento di bacino era stato fatale…ed il sottile filo che mi teneva legata alla ragione si era irrimediabilmente spezzato…liberandomi da ulteriori indugi.
Non riuscivo a creder di sentirmi a quel modo…pazza di desiderio tanto da non riuscire quasi a gestirlo, non con lui….non in quel momento, ma il suo silenzio ostentato contribuiva a farmi sentire tale.
Appoggiai la mia mano su quel volto che adoravo…cercando a quel modo di ledere il suo orgoglio e raggiungere il suo cuore.
Aveva sempre amato quel semplice gesto, ma rimasi delusa quando voltando la faccia altrove, la lasciò scivolare in basso.
Non credevo davvero di meritare un trattamento simile…non lo accettavo.
Feci per sollevarmi sulle ginocchia quando lo sentii afferrarmi il polso portandosi la mia mano al petto.
Potevo sentire il palpito insistente del suo cuore affannato…e seppi che la sua era stata tutta una finzione….mi desiderava…e voleva che continuassi quel piacevole gioco ed io lo accontentai.
Ma alle mie condizioni.
- Guardami!-
L’imperativo ebbe il suo effetto ed obbediente levò gli occhi su di me…adirato, ma ugualmente sexy.
- Non credere di farmi paura…ci vuole ben altro. –
La sua voce un regalo inaspettato…roca, voluttuosa…impastata dal lungo silenzio e dalla tensione. L’effetto del quel magico suono flautato fu devastante e spinta da nuovo vigore, mossi le mani indugiando sulla cintura dei pantaloni.
-Credevo non volessi più rivolgermi la parola…hai cambiato idea?-
Cercavo di distrarlo, mentre agili le mie dita scioglievano il laccio che teneva prigioniero il mio obiettivo.
Feci scorrere le unghie lungo il bordo del boxer e subito il suo corpo ebbe un fremito…mi lasciò fare…senza tentare di fermarmi.
Scesi su di lui baciandone il petto e scendendo lentamente accarezzai il mio volto su quel Paradiso di tepore e soffice peluria, fino a raggiungere il limite oltre il quale avrei potuto soddisfare l’immensa voglia di lui.
Ogni carezza un delirio….ogni attimo di attesa un eternità..stavo impazzendo.
Usai due dita per scostare l’ultima barriera e appena liberato da quel tessuto che lo teneva in ostaggio fui libera di ammirare quanto quell’uomo splendido mi desiderasse…e persi ogni inibizione.
Avvicinai le labbra alla sua eccitazione sfiorandola e godendo della soffice e tiepida sottile pelle che lo rivestiva come velluto…
Non lo toccai con altro che non fossero la mia bocca e il mio viso.
Fare l’amore con lui per me significava lasciarsi andare ad ogni più intima fantasia che avvolta nel forte sentimento che ci univa, rendeva ogni singolo gesto pulito ed eccitante….e le mie labbra ora…desideravano fare l’amore con ogni parte di lui…fonte inesauribile di emozioni intense.
Mi accorsi della sua freddezza…e lento sentii scemare il mio intusiasmo.
Cominciavo a sentirmi a disagio, quasi che la situazione non mi appartenesse…mentre bagliori di lucidità frenavano i miei gesti…ogni istante un po’ di più.
Lui fraintese quel tentennamento, credendo volessi tentarlo per poi abbandonarlo ad un passo dal traguardo e afferrandomi il polso, mi trascinò con forza sopra di lui affondando quelle mani in ogni piega del mio corpo…avido…insaziabile…quasi strappandomi il vestito.
-Smettila di giocare con me…io ti voglio avere più di qualsiasi altra cosa al mondo, ma non qui…non alle tue condizioni. –
Risposi al suo attacco strusciando il corpo sul suo membro teso e colto da spasmo gemette allontanandomi poi di colpo.
L’auto rallentò gradatamente avvertendoci per tempo di essere giunti alla meta.
Tornai al mio posto sistemandomi il vestito, mentre lui armeggiava con la fibia della cintura per rimettersi in ordine.
L’aria era carica di tensione…rabbia e desiderio mescolati in un coctail afrodisiaco.
Subito mi pentii di non aver ceduto alla tentazione e mordendomi il labbro mi diedi della stupida per avergli permesso di fermarmi.
L’autista scese ad aprire lo sportello e afferrandomi la mano Robert mi guidò all’interno del grande e lussuoso albergo.
Si fece consegnare la chiave …silenzioso e cupo…e salimmo con l’ascensore nella suite a noi riservata… aprì con uno scatto la porta, sbattendola poi alle sue spalle….e in attimo… fu l’inferno…..
15 commenti:
Fraaaaaaaaa!!!!!! E me lo potevi postare insieme al seguito!!!!! E ora io che facciooooo???????!!!! Telefonami e dimmi come va a finire!!! hahahahahahahaha
Un bacio
Sparv
Mamma che brividi...Fra è stupendo!!!! Aspetto con ansia il seguito...Bacini Perla
E ora goditi l'inferno!!!!! Fra non ci sono parole per descrivere questo pezzo..... godimento allo stato puro !!! Wooooooooooowwwwwwwwww
MA!MA!MA! nuooooooooo!!! l'inferno?!?! dove? come? voglio sapere!!! Fra!!!! porcapaletta!!
La gelosia...che bella cosa...e ora voglio proprio vedere se robertino tira fuori le unghie.....e spero non solo quelle....hihihihi!
Mannaggia stì carioca che fanno scatenare la bestia nei nostri uomini....
Wow...non vedo l'ora di bruciare anch'io nel fuoco dell'inferno!
P.S. La donna della foto sei tu?
ERO io.....e' diverso!
Sono arrivate le pazzeeeee!Ahahaha!
E mò sono cavoli tuoi!
fantastico capitolo!.... e ora vediamo la reazione di robert....
Chastity ha detto...
Sono arrivate le pazzeeeee!Ahahaha!
E mò sono cavoli tuoi!
Chi sarebbero le pazze???
E si, quando ci sono di mezzo i carioca.... l'inferno....(che naturalmente presuppone un demonio).....
Tremate...tremate...le pazze son tornate!!!
Scherzo, noto con piacere che la storia sta prendendo corpo....E che corpo!!!! ;)
Continua così!
WOW..FRA anke tu nn scherzi...mi piace rob geloso voglio l'inferno,sei fantastica qst alla fra di rob .qnd posti il più presto possibile e una tortura aspettare un giorno ti prego..ti prego un altro......sei bravissima <3 <3
No Fra tutte le volte mi molli cosi,non va micca bene !! adesso chi si accontenta della "cotoletta" stasera?? ahahha
Francies tesoro.....fammi scendere all'inferno con te ti supplico......e mi raccomando non risparmiarlo (Rob intendo) fallo nero......Bravissima......posta in fretta ti prego perchè come ha detto Erika......la cotoletta non è più sufficiente.....qui ci vuole tutto il MANZO......SMACK!
wow Fraaaaaaaaaaaaa... sto morendo... voglio scendere anch'io all'infernooooooooooo...!!!! Bellissimo... e Rob geloso è troppo bello... ti rego continuaaaaaaaaa!!
STREPITOSI...sia lui che lei...tosta la nostra Francies Cullen... ;)))
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