Correvo lungo il corridoio, inciampando sui resti dei nostri abiti abbandonati a terra la sera prima, mentre la sua risata mi inseguiva facendo eco tra le alte mura di quelle lussuose stanze. Non lo avevo mai sentito così felice, così sfrenatamente allegro e soprattutto mai visto così splendido. La gioia gli colorava il volto e nei suoi occhi brillava una luce tanto intensa da illuminare ogni cosa intorno a lui.
-
Vieni
qui…cosa credi di fare eh? –Mi minacciava beffandosi di me, spettinato come un
folle e gettandomi sul letto mi aveva afferrato la caviglia trascinandomi a sé.
Alzava quelle sue marcate sopracciglia, spalancando la bocca e mugolando
oscenità…uno spettacolo.
-
Fuggo
da te…sei un pazzo. – Inutile contenere la risata che soffocavo tra le dita
della mano. Esplosi fino alle lacrime.
-
Sii…sono
pazzo. Pazzo a credere che tu sia mia e mia soltanto.-
-
Infatti.
– cercai di scivolare via dalle sue braccia tese, ma lui mi afferrò ai polsi e
gettandosi riverso sul letto mi imprigionò sotto di lui.
-
Ah
è così allora!Dove credi di andare? – La sua voce una carezza…soffocata…quasi
un respiro.
-
Voglio
farmi una doccia...-
-
Mmh
mmh! E poi? – mordicchiava le mie labbra…accarezzandole tra le sue.
-
Poi
vorrei infilarmi qualcosa di comodo…-
-
A
questo penso io…ti posso assicurare che sono comodissimo.-
Ancora prigioniera
dell’assalto umido delle sue labbra bollenti…sentivo nuovamente crescere quel
desiderio incontrollabile che quasi stentavo a riconoscere come mio.
-
Ah
ah…ne sono convinta, anche se sono abituata ad uscire fuori con quello che
indosso. – Mi finsi distaccata…
-
Sono
disposto ad “entrare ed uscire” quante volte vuoi…per te questo ed altro. –
-
Mio
dio sei davvero sconcio stamattina…e mi
pagheresti anche il pranzo? –
-
Beh…se
vuoi essere pagata allora devi fare anche tu la tua parte. –
-
Sei
un mostro…per chi mi hai preso? – La lingua curiosa….brividi ovunque.
-
Per
la donna più sexy di tutta New York….altrimenti non avrei fatto tutta quella
strada per raggiungerti.-
-
Allora
sei qui solo per questo?…Per il mio irresistibile corpo?- Ironica.
-
Si!
– Quel corpo da sogno premuto su di me...la sua bocca a cercare la mia e la sua
lingua calda…bruciare la mia fragile resistenza.
-
-Sei
un mostro…maledettamente bello, ma pur sempre un mostro. -
Era incredibile
abbandonarsi alle sensazioni che sapeva regalarmi, lasciare che i pensieri
volassero via per lasciare spazio solo alle emozioni date dal tocco della sua
pelle …delle sue dita esperte, di quelle labbra mai sazie. Come potevo anche
solo pensare di potervi rinunciare…ora che ne ero innegabilmente prigioniera…e
che lo desideravo oltre misura.
Si fermò sopra di
me…puntando gli occhi nei miei cercava di rubarmi i pensieri…era il suo gioco
preferito cercare di leggermi la mente….di capire cosa celassero i miei
frequenti silenzi…e come sempre lasciai che frugasse nella profondità della mia
anima…sperando che finalmente vi leggesse quello che provavo per lui. Sembrava
perplesso.
-
Sembri
diversa…hai una luce strana negli occhi. – Cercava risposte.
-
Forse
sono cambiata…forse tu…mi hai cambiata. – Lo vidi trattenere il respiro…lo
sguardo sempre fisso. Tratteneva il sorriso…
-
Io…non
credevo potesse succedere…- la frase sospesa…
-
Che
cosa?. – Avvolsi il suo viso tra le mani accarezzandolo dolcemente.
-
Sei
ancora più bella…e io non ce la faccio. –
-
A
fare cosa?-
-
A
resisterti….- Le sue labbra sulle mie a divorare, leccare…a donarmi quei
brividi che allontanavano da me ogni ragione. Sembrava che improvvisamente si
fosse liberato e desse sfogo alle sue più trasgressive fantasie.
-
Nemmeno
tu sembri lo stesso…hai un fratello gemello , confessa!-
-
Ti
piacerebbe, vero?...Sei insaziabile, ma ce la posso fare da solo…ora vedrai
adorabile presuntuosa. –
-
No
ti prego…ahahah. – Mi solleticava il collo con baci e giochi con la lingua e
dentro me pensai di non essermi mai sentita tanto libera e serena come in quel
momento. I suoi giochi, la dolcezza che traspariva dai suoi gesti, la cura e
l’attenzione che metteva in ogni cosa che faceva per me….erano
appaganti e sentivo
di non avere bisogno d’altro per essere felice.
Si mise a guardarmi
quasi in contemplazione.
-
Che
c’è adesso?- Riprendevo fiato dopo l’attacco subito.
-
C’è
che ti amo da morire Francies Cullen. - L’intensità del suo viso mi tolse il
fiato…e le risate mi morirono in gola.
-
Non
morire ti prego…o dovrò venire con te. –
-
Mmh…Questo
avverrà comunque…- Mi soffocava di baci umidi e indecenti.
-
…
Più volte…- scendendo sul seno a torturare ogni fibra del mio corpo…
-
-
…Ripetutamente amore mio…- e scivolare più in basso scomparendo sotto le
lenzuola.
-
Ma
che hai mangiato stamattina? – Lo vidi sbucare da sotto le lenzuola
-
Ancora
nulla….sarai tu la mia colazione. – E vi scomparve nuovamente trascinandomi con
lui.
Tutto il mio mondo
venne trasportato nell’atmosfera ovattata di quello spazio tutto
nostro…protetti e allo stesso tempo liberi…potevamo finalmente essere noi
stessi. Lasciai che le sue dita e la sua bocca lambissero le mie parti più
segrete…cha accarezzasse ogni più intimo centro del piacere….instancabile mi portò ben
oltre le soglie che
conoscevo…fino a perdermi e ad urlare il suo nome mentre venivo scossa
dagli orgasmi ripetuti ai quali mi stava condannando.
-
Ti
prego Rob….voglio te. – La mia voce un lamento…una supplica.
-
E
mi avrai amore mio… - Svelta lo attirai sopra di me….affogando nel piacere ogni
mio tormento. – Ogni volta che vorrai…- Scivolando profondo e pieno a dare
finalmente soddisfazione al mio incontenibile desiderio.
-
Voglio
sentirlo Angelo mio….dillo. – Rallentava per impormi l’estenuante attesa,
mentre io lo invitavo spingendo il bacino verso di lui e stringendolo
forte, attirandolo dentro di me.
-
Oh
ti prego…non farmi questo…è una tortura. – Lo scongiurai mentre ansimava e
stringeva forte gli occhi cercando di trattenere l’orgasmo che pulsava ormai
pressante.
-
Voglio
che tu lo dica forte…ne ho bisogno…dillo. – Il fiato caldo delle sue parole
soffocate dallo sforzo, mi accarezzava portandomi in estasi.
Si spinse piu’ a
fondo con colpi decisi….sorprendendomi per la sua resistenza. Mai avevo provato
un piacere simile.
-
Ti
amo Rob….ti prego non fermarti. – Rimasi incantata a guardare il suo volto
stravolto dagli spasmi di piacere….continuava a muoversi su di me senza
pause…ed io credevo di impazzire.
-
Amore
tu sei tutto quello che ho sempre desiderato dalla vita…e non ne avrò mai
abbastanza…mai.-
Venni quasi
esplodendo….trattenendo a stento le urla che soffocavo in gola…ma lui non si
fermava. Sollevò la mia gamba passandola sopra la testa e lo ritrovai steso
dietro di me…le braccia avvolte a stringermi e ad accarezzarmi, mentre non
smetteva di darmi il delirio. Le sue labbra a mordermi e leccarmi il collo….a
gemere eccitandomi oltre ogni limite.
-
Ma
come fai?...Come resisti? – Eravamo lucidi di sudore e umori e i nostri corpi
scivolavano uno sull’altro…sorprendentemente seducenti.
-
Te
l’ho detto…voglio farti impazzire…- Un colpo secco….e scoppiai nuovamente
perdendomi le ultime parole…
Non so quanto tempo
fosse trascorso…e nemmeno mi posi il problema di scoprirlo….tutto ciò che
accadde poi….rimase avvolto nella nebbia delle
percezioni…tatto….gusto…olfatto…ad inseguirsi fino a confondersi…in un vortice
di sensazioni uniche. Il cielo era sotto di me quando riaprii gli occhi….e la
terra era lontana. Ancora ne volevo….e lui sempre pronto a donarsi….a
soddisfarmi.
Passammo l’intero
pomeriggio ad alternare lunghe intime chiacchierate alle ore d’amore che
sembravano non bastare mai e al calare della sera dovemmo tornare alla realtà e
decidere come affrontarla.
-
Lo
sai vero che domani dovrò partire…torno a Los Angeles…dovrò essere presente ad
un evento al quale non posso mancare. – Improvvisamente la magia sembrò
svanire, dissolvendosi come il fumo di una sigaretta.
-
Lo
immaginavo, ma non ci volevo pensare. – Mi misi seduta sopra il letto,
incrociando le gambe e sistemandomi i capelli dietro le spalle. Lui rimase
disteso, avvolto dai cuscini che in quel letto sembravano essere ovunque. La
luce del suo sguardo mi scaldava dentro e non dubitai nemmeno per un attimo
dell’onestà dei suoi sentimenti…era amore quello che vi leggevo e il senso di
benessere non mi abbandonò, nonostante comprendessi il distacco imminente.
-
Posso
chiederti quali impegni avrai nei prossimi giorni? – Giocherellava sfiorando
coi polpastrelli le mie ginocchia…facendo scivolare distrattamente le dita
lungo il profilo delle gambe…un brivido di piacere mi fece vibrare per un
attimo e lui se ne accorse….sorrise
dolcemente e prendendomi la mano mi attirò contro il suo petto stringendomi tra
le braccia.
-
Non
ho particolari impegni, o forse si…non lo so per certo, è Louis che si occupa
di tutto e di solito io me ne rimango a casa ad aspettare i suoi resoconti
dettagliati. E’ un uomo straordinario, sia nel lavoro che nella vita, un amico
leale. Senza di lui in questi anni sarei sprofondata e non sarei arrivata a
realizzare tutto quello che ho. Gli devo tutto. –
-
Sei
fortunata ad averlo accanto…- Mi baciò dolcemente la fronte cercando i miei
occhi. Sollevai la testa e ricambiai lo sguardo. . – e sono fortunato anch’io ad averlo dalla
mia parte….dio come sei bella. – La sua voce suadente era come una carezza e
assaporai quell’attimo di cielo che le sue iridi mi regalarono.
-
Vieni
con me…- Parole uscite da sole…i suoi pensieri avevano preso forma. Rimasi a
bocca aperta…senza saper cosa rispondere…sorpresa piu’ di quel che pensassi.
-
Non
lo so…io…sei sicuro di volerlo? – Ero perplessa e mi preoccupavo della sua
immagine più di quanto facesse lui.
-
Mai
stato più sicuro di così…ti prego, non voglio rischiare di vederti scomparire
un’altra volta…e poi non ce la farei ora a starti lontano neanche un attimo… -
Mi sorrise.
-
Sbaglio
o questa battuta l’ho già sentita? – Mi accorsi di aver nuovamente tirato in
ballo il personaggio che odiava così tanto da star male e temetti di aver
rovinato tutto.
-
Scusami…non
volevo…io…- cercai di riparare.
-
Shhhh…non
preoccuparti, non è più un problema. Non mi importa più niente di essere
confuso col mio personaggio…è inevitabile e me ne sono fatto una ragione…ehhh
si…è la stessa battuta…mia Bella. – Lo vidi sollevarsi giocoso, sedendosi sul
bordo del letto impostando la voce.
-
Vorrei
provare a fare una cosa, ma non devi muoverti. – Scoppiai a ridere e poi mi
trattenni…per fare la mia parte.
Si avvicinò lento e
titubante, mentre nella mia testa scorrevano le immagini di quel film su quale
avevo tanto sognato. Era incredibile vederlo rifare gli stessi gesti e gli
stessi sguardi…ma al contrario io non riuscivo a trattenere le risate….e la
scena sembrava più quella di Mordimi
che non di Twilight.
Gli andai incontro
e lui…- Non muoverti. – Chiusi gli occhi nell’attimo in cui le sue labbra
sfiorarono le mie…e lasciai che le accarezzasse così come aveva fatto in quella
famosa scena.
Comincio’ lento…ma
dopo qualche attimo il suo bacio si fece profondo…intenso e aggrappata ai suoi
capelli mi nutrivo di quel nettare celato nella sua bocca…
-
Non
è così che andava…ricordi? – Cercai di dire tra le sue labbra incollate alle
mie.
-
Tu
non sei Bella….sei bellissima….quindi non ce la faccio a resisterti..-
-
Ok
ok…ci sto. –
-
Zozzona
mia, domani verrai via con me…che tu lo voglia o no…..Non vorrai che Edward ti
morda no? –
-
Ahahah….sei
un demonio..-
Si fermò un istante…-
Verrai? –
Contemplai il mio
miracolo ….e risposi col cuore.
-
Si.
–
Mi sollevò dalle lenzuola
facendomi volteggiare tra le sue braccia…..lo amavo da morire.